È noto che il turismo è uno dei settori più importanti dell’economia italiana e, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, ha contribuito a generare il 13% del Prodotto Interno Lordo Italiano del 2018 (per un valore, in termini assoluti, pari a 223 miliardi di Euro).

Purtroppo il turismo è anche uno dei settori più penalizzati dall’emergenza Coronavirus, il che ha reso necessario un intervento del Governo per cercare di mitigare i danni e dare “una spinta” al comparto.

Il legislatore aveva teoricamente tante possibilità e, dall’altro lato, risorse economiche limitate. Così sono stati destinati 1,6 miliardi di Euro (una somma pari al 0,7% dell’impatto economico del settore sul PIL nel 2017) a beneficio delle singole famiglie a titolo di contributo per le vacanze.

In particolare, il beneficio spetta alle famiglie che hanno un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ad Euro 40.000,00. A titolo esemplificativo, da una simulazione effettuata, rientrano in tale categoria una famiglia di quattro persone in cui entrambi i genitori lavorano e ricevono un reddito pari a 30.000 Euro all’anno ciascuno, con pochi risparmi in banca ma con casa di proprietà.

La platea quindi è vasta e probabilmente le somme stanziate non saranno sufficienti per soddisfare tutte le domande.

Il contributo verrà erogato ad un solo componente per nucleo familiare ed è pari ad Euro 150 per i single, Euro 300 per le famiglie composte da due persone e arriva fino ad Euro 500 per i nuclei familiari composti da più di due persone. Esso può essere fatto valere in un’unica soluzione a fronte del rilascio della fattura fiscale o dello “scontrino parlante”; non è riconosciuto se il pagamento avviene tramite un portale telematico, a meno che sia riferibile ad un tour operator o a un’agenzia di viaggi.

Il cittadino usufruirà del bonus sotto forma di sconto della struttura per un importo pari all’80% del contributo, mentre il restante 20% sarà detraibile dalla dichiarazione dei redditi.

L’albergatore o l’impresa ricettizia non riceverà alcuna somma di denaro reale a fronte del “voucher” consegnato dal cliente: infatti lo sconto applicato alla fattura (che sarà pari ad Euro 400 nei casi migliori per il cliente) rappresenta un credito di imposta da utilizzare solo in compensazione. E’ prevista la possibilità di cedere tale credito a terzi (banche, fornitori) ma è evidente che la cessione, che non è certa in quanto deve essere accettata dal cessionario, implicherà una riduzione della somma di cui l’impresa alberghiera o ricettizia godrà effettivamente.

Le modalità di consegna del contributo sono ancora in fase di definizione, probabilmente esso sarà utilizzabile mediante un app messa a punto dal Ministero del Turismo che genererà il coupon tramite un QR code. Il contributo potrà essere utilizzato fino a dicembre.

La soluzione proposta dal Governo, che potrebbe essere soggetta a modifiche in sede di conversione del decreto legge, non è stata accolta con favore dagli operatori turistici, i quali ritengono la stessa, forse a ragione, difficile da gestire e astratta. I cittadini, invece, attendono le indicazioni mancanti al fine di mettere alla prova tale voucher effettuando le prime prenotazioni.

E’ verosimile ritenere che tale contributo, come avviene per i coupon vacanze venduti da alcuni siti internet specializzati o dai retailers in graziosi colorati cofanetti, potrà essere utilizzato solo nei periodi di bassa stagione oppure come strumento per occupare, all’“ultimo minuto”, le ultime camere rimaste nei periodi di luglio e agosto. Il rilancio vero del nostro turismo dipende dai cittadini stranieri e dal livello di sicurezza sanitaria percepito da quest’ultimi nonché dalle iniziative di marketing che il nostro Governo, e in particolare il Ministero del Turismo e le singole Aziende di Promozione Turistica territoriali, porranno in essere nelle prossime settimane, o, meglio, nei prossimi giorni. Da parte loro, le imprese stanno compiendo enormi sforzi per rendere sicure e serene le vacanze degli ospiti delle loro strutture. Tutti sperano che questi sforzi non si rivelino vani. Compresi i beneficiari del contributo vacanze…