Il 1° gennaio 2023 è entrata in vigore la legge tedesca che introduce obblighi di due diligence nelle catene di fornitura per le imprese tedesche con almeno 3000 dipendenti, il cd. Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz, o più brevemente Lieferkettengesetz. Sull’argomento Cocuzza & Associati ha organizzato un webinar che si terrà il prossimo 7 febbraio 2023, dal titolo “Germania: la nuova legge sulla supply chain & sostenibilità e le implicazioni per i fornitori italiani”.

Dal 1° gennaio 2023 le imprese con sede principale o secondaria in Germania e in cui lavorano almeno 3000 dipendenti hanno l’obbligo di applicare, con riferimento alle proprie catene di fornitura, la dovuta diligenza al fine di prevenire o minimizzare i rischi di violazione dei diritti umani e della tutela ambientale, nonché di eliminare le conseguenze di eventuali violazioni di tali obblighi. L’obiettivo della legge è quello di prevenire o ridurre al minimo i rischi di violazione in questo ambito.


A tal fine, le imprese devono implementare un adeguato sistema di gestione del rischio, condurre un’analisi del rischio e adottare delle misure di prevenzione così come, nel caso di violazioni, implementare delle misure correttive. Le imprese sono altresì soggette ad obblighi di comunicazione e documentazione verso terzi delle misure implementate e devono istituire al loro interno dei meccanismi di denuncia per permettere, in modo anonimo, la segnalazione di eventuali rischi o violazioni.


In caso di violazioni, le imprese sono soggette a sanzioni pecuniarie tra 100.000 e 800.000 Euro. Per le imprese con un fatturato annuale medio superiore a 400 milioni di Euro, la sanzione massima è pari al 2% del fatturato. Viene sanzionata anche l’omessa adozione di misure correttive nel caso di violazioni commesse da fornitori.


Più nel dettaglio, le imprese devono identificare la propria catena di fornitura e condurre un’opportuna analisi del rischio, per riconoscere quegli ambiti o fornitori che potrebbero porre dei rischi significativi per i diritti umani e l’ambiente. La catena di fornitura si riferisce sia all’attività propria dell’impresa sia a quella dei suoi fornitori diretti e indiretti, presenti sia in Germania che nel resto del mondo.


La legge contiene alcune norme che a cascata si riflettono sui fornitori, come quelle che prevedono l’introduzione di garanzie all’interno dei contratti che i soggetti obbligati stipulano con i propri fornitori, per far sì che questi siano a loro volta tenuti a rispettare determinati obblighi di diligenza.


Le imprese tedesche alle quali si estendono gli obblighi di tale legge chiederanno ai propri fornitori di accettare specifici obblighi contrattuali, di rispettare le misure di prevenzione adottate, di applicare la dovuta diligenza nello svolgimento dell’attività di impresa, di accettare e implementare meccanismi di monitoraggio, di accettare audit condotti dalle imprese e richiederanno altresì la manleva in caso di sanzioni.


Alcune imprese tedesche hanno già inviato ai propri fornitori italiani richieste di adeguamento alla legge; altre seguiranno a breve. Si segnala quindi l’importanza di iniziare ad organizzarsi internamente per far fronte in maniera corretta a tale richieste. Ciò anche alla luce del fatto che, a partire dal 1° gennaio 2024, la legge si applicherà a tutte le imprese tedesche con almeno 1000 dipendenti, ampliando così il range delle imprese interessate e, conseguentemente, dei fornitori coinvolti.