Ne parlano Marta Margiocco ed Eva Knickenberg-Giardina nella newsletter di settembre della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien)|Camera di Commercio Italo-Germanica.


In applicazione del pacchetto di direttive europee emanate nel 2019 noto come “New Deal for Consumers”, il Codice del consumo – D.Lgs. 206/05 – è stato recentemente oggetto di modifiche in tema di contratti di vendita di beni mobili materiali e di contratti di fornitura di contenuti e servizi digitali conclusi online e offline. L’obiettivo della riforma è quello di rispondere all’evoluzione del mercato e al rapido sviluppo di commercio elettronico e digitalizzazione, aumentando il livello di protezione dei consumatori e stabilendo regole comuni in grado di favorire gli scambi nel mercato interno.
Cambia intanto la definizione stessa di bene, che si estende ai beni con contenuti digitali, ovvero quei beni mobili che incorporano o sono interconnessi con un contenuto o servizio digitale. In tema di garanzia di conformità del bene, viene meno l’onere per il consumatore di denunciare al professionista i vizi, a pena di decadenza, entro 2 mesi dalla scoperta, mentre resta fermo il termine di prescrizione di 26 mesi dalla consegna del bene entro il quale il consumatore deve farli valere. Si amplia inoltre la nozione di corrispettivo, nella quale rientrano ora anche i dati personali del consumatore: la controprestazione del consumatore non consiste cioè più solo nel pagamento di un prezzo ma anche nella cessione dei propri dati personali.

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