Lombardia e la settimana di Zona Rossa in più
Lombardia e la settimana di Zona Rossa in più
Retailer e risarcimenti
È ormai noto che Regione Lombardia e Governo hanno effettuato una serie di errori (sostanziali e di coordinamento) che hanno portato all’applicazione in Lombardia – nella settimana dal 16 gennaio 2021 al 23 gennaio 2021 – dei presidi della Zona Rossa, nonostante l’obiettiva insussistenza dei presupposti (mentre sussistevano i presupposti per l’applicazione dei presidi della Zona Arancione).
Ciò ha comportato l’indebita chiusura per tale periodo di tutti i negozi considerati non essenziali (i negozi autorizzati alla vendita in Zona Rossa sono sostanzialmente quelli che vendono prodotti alimentari).
Il danno procurato dai nostri governanti ai retailer che vendono prodotti non alimentari non è ravvisabile solo nelle mancate vendite del periodo di riferimento, ma anche dalla perdita di opportunità di sfruttamento del particolare ed atipico periodo di saldi. Il periodo di saldi del 2021, infatti, non è paragonabile a quello degli anni precedenti. Quest’anno i saldi iniziavano dopo mesi di chiusura (se non totale almeno prevalente) dei negozi “non food”, con conseguente forte compressione delle vendite. La compressione, però, non si è verificata solo nelle vendite: il periodo di lockdown ha portato anche ad una compressione della propensione all’acquisto della popolazione, che aspettava di “sfogarsi” proprio coi saldi.
Il danno subito dai retailer per l’illegittima applicazione della Zona Rossa alla Regione Lombardia è assolutamente rilevante.
Chi paga?
Deciderà evidentemente l’Autorità Giudiziaria sue due specifici ambiti: il “chi” ed il “quanto”.
Chi ha sbagliato? A chi è attribuibile la grave negligenza, imprudenza ed imperizia, nell’ applicazione delle disposizioni regolamentari?
Che risarcimento è possibile? Anche sul quantum il dibattito tra i professionisti è aperto.
Una cosa è certa: il tempo stringe per proporre un’azione tesa a chiedere il risarcimento: c’è tempo fino al 16 maggio 2021.