GameStop: social network, trading online e market manipulation
GameStop: social network, trading online e market manipulation
Un caso di scuola
Nelle ultime settimane la vicenda GameStop è stata raccontata da molti media, non solo finanziari, divenendo in molti casi un nuovo simbolo della rivincita del popolo sull’establishment. Ma è stato veramente così? Partendo dai fatti fin qui emersi, può essere utile indagare il rapporto esistente tra social network e operazioni finanziarie e, conseguentemente, valutare se ciò potrebbe aver portato a manipolazioni del mercato.
I fatti
GameStop è una società americana quotata alla borsa di New York e presente in tutto il mondo con i suoi negozi al dettaglio di videogiochi. Da lungo tempo vive un periodo di forte crisi dettata principalmente dalla crescita inesorabile dell’e-commerce e delle piattaforme di gioco online.
Nell’agosto del 2020 Ryan Cohen – businessman diventato famoso per essere stato co-fondatore e CEO di Chewy, colosso americano del commercio online di pet-food – ha acquistato una rilevante partecipazione in GameStop. Cohen sin da subito ha ritenuto il valore delle azioni di GameStop sottostimato (all’epoca circa cinque dollari l’una) e, dall’alto della sua esperienza vincente, ha iniziato a chiedere che la società investisse pesantemente nell’e-commerce. In poco tempo Cohen, che con il suo fondo RC Ventures ha deciso di investire 76 milioni di dollari nella società, ha ottenuto la fiducia dei soci e a seguire è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di GameStop.
Questo improvviso plot twist ha avuto l’effetto di far crescere il valore del titolo GameStop, che tra agosto e dicembre 2020 iniziava a oscillare tra 10 e 20 dollari. Tuttavia, sulla base dei fondamentali che continuavano a essere negativi, non tutti gli investitori hanno iniziato a nutrire la stessa fiducia nel titolo e dopo l’intervento di Ryan Cohen e un temporaneo aumento del costo delle azioni di GameStop fino a circa 30 dollari, sono scesi in campo alcuni short-sellers che hanno contribuito al peggioramento della quotazione.
Piccolo inciso: gli short-sellers sono investitori istituzionali che, sulla base di analisi dell’andamento economico delle società quotate, scommettono sulla decrescita del loro valore azionario, cercandone un profitto.
Per spiegare il meccanismo che porta al guadagno degli short sellers è utile un semplice esempio:
- Uno short seller prende in prestito da un intermediario 100 azioni della società “x” (le cui azioni sono quotate a 10 euro l’una) e le rivende immediatamente sul mercato per la somma di 1.000 euro.
- Successivamente, il prezzo delle azioni scende a 8 euro.
- Lo short seller acquista quindi 100 azioni della società “x” per 800 euro.
- Egli restituisce poi le azioni al prestatore, tenuto ad accettare la restituzione dello stesso numero di azioni, nonostante il loro valore sul mercato sia ora diminuito.
- Lo short seller ottiene quindi un profitto di 200 euro, ai quali viene sottratto l’interesse da corrispondere al prestatore.
Il cosiddetto short-selling è stato da tempo messo sotto accusa da molti oppositori di Wall Street, perché simbolo di una certa finanza speculativa che può decidere ex ante delle sorti di un titolo, ma è altresì vero che gli short-sellers svolgono un ruolo importante, seppur delicato, nel fornire informazioni e liquidità al mercato.
È infatti storia recente lo scandalo Wirecard, società tedesca di servizi finanziari oggi dichiarata insolvente dopo aver occultato i propri dati finanziari. Gli short-sellers, sulla base dei dati disponibili, avevano subito intuito che l’occultamento fosse reale e hanno per questo scommesso sulla discesa del titolo, portando la vicenda allo scoperto.
La lotta allo short selling è l’elemento fondamentale della vicenda GameStop. Sin dai primi giorni di gennaio 2021, quando era ormai chiara la discesa in campo degli short-sellers, su Reddit – un social di notizie, intrattenimento e discussione (e in particolare nel sub-canale “r/wallstreetbets” dedicato al trading finanziario) – si sono diffusi messaggi volti a sostenere le quotazioni di GameStop. La reazione a catena era motivata e sostenuta non solo e non tanto da obiettivi finanziari, ma dal desiderio di una risposta “dal basso” a quella che veniva descritta come una speculazione di potenti finanzieri di Wall Street contro una piccola società, in una ricostruzione non priva di connotazioni populiste.
Se dunque Reddit è stata la “agorà” della lotta agli short-sellers di GameStop, il suo strumento è frutto di uno degli effetti collaterali della pandemia: la crescita nell’utilizzo di piattaforme di negoziazione a basso costo, tra cui Robinhood, accessibili direttamente da utenti privati tramite app. Si tratta di app che hanno eliminato le commissioni sulle transazioni e che, già l’anno scorso, hanno portato investitori amatoriali a realizzare un quarto di tutte le operazioni di compravendita sui mercati finanziari [1].
Tramite questi strumenti, molti investitori amatoriali, raggiunti dal grido di battaglia lanciato sul canale r/wallstreetbets, hanno iniziato ad acquistare in massa le azioni di GameStop. Ciò ha determinato un rialzo straordinario dei prezzi della società, nell’ordine del 3mila per cento (fino a quasi 500 dollari l’una!), grande volatilità e volumi di scambio pari a circa il totale delle società tecnologiche, nonostante le ripetute sospensioni del titolo per eccesso di rialzo, talvolta decise dalle stesse piattaforme di negoziazione (Robinhood, per questa ragione, è oggetto di una class action di investitori che si ritengono danneggiati dal non aver potuto operare con continuità).
Il risultato di questa “guerra” finanziaria non è stato senza feriti, anche gravi. Sicuramente perdite pesantissime sono state subite dagli investitori istituzionali, hedge funds che hanno sostenuto operazioni di short-selling e hanno visto invece crescere in maniera impensabile il valore del titolo (si stimano perdite nell’ordine dei dieci miliardi di dollari).
Lo stesso però si può dire anche di molti investitori amatoriali che hanno scommesso su un’ascesa ulteriore del titolo che invece dal 1° febbraio è ormai vittima di un’inesorabile discesa: ad esempio Keith Gill, l’utente che per primo ha scatenato l’entusiasmo di Reddit, ha rivelato di aver perso nella sola giornata di martedì 2 febbraio oltre 13 milioni di dollari (seppur ne avesse guadagnati molti di più in precedenza).
Non bisogna poi dimenticare che attualmente GameStop dà lavoro a circa 50mila persone in tutto il mondo, tra impiegati a tempo indeterminato e lavoratori temporanei. Il fatto che nelle ultime settimane la dirigenza dell’azienda non abbia diffuso nessun comunicato né abbia rilasciato interviste rende difficile capire quale sia stata la reazione interna da quando è avvenuto il salto in borsa. Tra gli analisti finanziari oggi ci si divide tra chi considera inevitabile – come accaduto in altre “bolle” del passato – un crollo definitivo del titolo e chi invece ritiene che GameStop potrebbe essere in una buona posizione per ottenere nuovi investimenti, qualora riuscisse rapidamente a riposizionarsi, a promettere riforme concrete e a giustificare il nuovo valore del suo titolo.
Il ruolo dei social network e delle piattaforme di trading online
L’analisi sui perché di questa vicenda non può che passare dal ruolo dei social network e dal potere delle piazze virtuali. È stato dimostrato che una gran massa di investitori amatoriali può essere in grado, con modalità caotiche e spesso irrazionali, di organizzarsi a sufficienza da generare grandi conseguenze sui mercati. Di certo la vicenda è stata occasione per rinverdire il dibattito concernente la responsabilità dei social network sui contenuti diffusi dagli utenti e sulla possibile regolamentazione di queste piattaforme.
Tuttavia, appare fuorviante concentrarsi sui social network. Molto probabilmente il fulcro di questa vicenda risiede invece nel ruolo delle nuove piattaforme di trading online e di come sia diventato relativamente semplice e accessibile destinare i propri risparmi. Reddit è stato semplicemente un luogo di incontro come tanti altri e la prossima azione collettiva di investitori amatoriali potrebbe partire da un diverso mass media o anche da una particolare presa di posizione di un personaggio famoso (come peraltro già accaduto con le dichiarazioni su GameStop di Elon Musk, oggi un vero riferimento per molte persone).
La conseguenza neanche troppo remota di un uso massivo e irresponsabile di piattaforme di trading online per perseguire obiettivi ogni volta differenti e altri rispetto a logiche di sistema, potrebbe essere un’eccessiva imprevedibilità della finanza o, peggio, una sua irrazionalità. E questo potrebbe essere rischioso per tutti, non solo per gli hedge funds.
Chiaramente, per evitare queste conseguenze negative possono essere prese delle contromisure. Su tutte, evitare che a monte dell’investimento possano verificarsi manipolazioni del mercato, tutelando l’integrità informativa degli investitori, soprattutto di quelli amatoriali. In questo senso è fondamentale che il sistema giuridico sappia individuare i comportamenti scorretti, prevedendone la punibilità.
All’interno dell’Unione Europea, il Regolamento (UE) n. 596/2014 all’art. 12 definisce manipolazione del mercato anche la «diffusione di informazioni tramite i mezzi di informazione, compreso Internet, o tramite ogni altro mezzo, che forniscano, o siano idonei a fornire, segnali falsi o fuorvianti in merito all’offerta, alla domanda o al prezzo di uno strumento finanziario (…) compresa la diffusione di voci, quando la persona che ha proceduto alla diffusione sapeva, o avrebbe dovuto sapere, che le informazioni erano false o fuorvianti»
Per quanto riguarda il caso GameStop, le autorità competenti americane, tra cui la SEC (l’omologa della nostra Consob), stanno indagando su eventuali manipolazioni del mercato. Le informazioni fornite su Reddit potrebbero essere state assolutamente innocue, seppur volte a perseguire obiettivi extra-finanziari; ma qualora, in una fase successiva all’ultimo picco, gli utenti avessero parlato di un verosimile rialzo del titolo, giudicandolo un buon investimento e lasciando intendere una solidità e redditività non reali, allora si potrebbe parlare di una condotta idonea a manipolare il mercato e a indurre in errore investitori amatoriali.
[1] Wall Street Journal, GameStop Stock Soars, and Social-Media Traders Claim Victory, 14.01.2021.